Mattia Storni. Il vero Pardo del Festival

Il vice direttore di Locarno Festival ci ha accolto ieri negli studi CISA. Ci ha poi fatto il regalo di venire a visitare il nostro laboratorio di animazione.

Quanti anni hai?

Ne ho 36.

Quali film ti piacciono?

Mi piacciono i film gialli e thriller.

Che studi hai fatto?

Prima ho studiato turismo, in un secondo tempo ho poi studiato marketing.

Qual è il tuo colore preferito?

Giallo e nero… ovviamente!

Chi sarà il nuovo direttore artistico? 

A me hanno detto che sarai tu, Andrea… però non so se sia vero…

Ci sono problemi al lavoro?

Di problemi ce ne sono tutti i giorni, però è normale per un evento così grande. Ci sono problemi di carattere organizzativo, ci sono gli imprevisti, ma li risolviamo sempre con il sorriso!

Quali sono le novità di quest’anno?

Locarno Kids, quindi questo NewsLab che stiamo svolgendo; la nuova entrata di Piazza Grande; e, un’altra novità sicuramente interessante, la programmazione di Carlo Chatrian, che è nuova ogni anno.

È sempre stato così il Festival?

No, il Festival è sempre diventato più grande di anno in anno; quest’anno abbiamo probabilmente raggiunto uno degli anni più grandi.

Quanti film del Festival hai guardato quest’anno?

Ne ho guardati due fino ad adesso.

Perché quest’anno non avete fatto l’app sul telefono?

È stata una scelta che abbiamo fatto guardando il suo utilizzo negli ultimi due anni, ma ci siamo accorti che manca più di quello che ci saremmo aspettati. L’anno prossimo la riproporremo.

Come fate a montare il mega schermo in Piazza Grande?

Prima viene montata tutta la parte scheletro, il metallo. Dopo, una mattina tra le 4 e le 5, viene montato il telo bianco con delle gru.

Come funziona questo schermo?

In realtà è uno schermo sul quale viene proiettata un’immagine dalla cabina. Quindi lo schermo è “solo” un telo bianco di un materiale e con una consistenza ben precisi.

Scegli un animale che descrive il tuo lavoro.

Il pardo.

Cosa pensi che facciamo nei nostri laboratori? Hai già avuto occasione di visitarli?

No, purtroppo non ho avuto ancora occasione di visitarli. Ho però avuto l’opportunità di seguire la genesi del laboratorio, quindi non so tutto ma so tante cose su quello che fate.

Quante persone lavorano per il Festival?

Durante tutto l’anno siamo in 20, poi durante il Festival siamo in 800.

Come si diventa vice direttore operativo?

Questa è una buona domanda… probabilmente essendo al posto giusto al momento giusto.

Perché e come hai deciso di lavorare nel cinema?

In realtà non lavoro molto nel cinema: io, con Raphaël, mi occupo della parte organizzativa; le mie competenze non sono proprio nel cinema ma sono di carattere amministrativo.

Da quanto tempo sei vice direttore operativo?

Come vice direttore è il primo Festival.

Cosa bisogna studiare per fare il vice direttore operativo?

Non c’è uno studio per diventare vice direttore, bisogna essere curiosi e soprattutto riuscire a mantenere freddezza anche nei momenti di stress.

Che lavoro volevi fare da bambino?

Mia mamma diceva sempre che volevo diventare selvicoltore… non esattamente quello che faccio ora.

Cosa ti piace di più nel tuo lavoro?

La cosa più bella è entrare in contatto con così tante persone in così poco tempo.

Perché il festival si fa a Locarno?

In realtà il festival prima era a Lugano e poi si è spostato a Locarno, parlo di settanta anni fa; si fa a Locarno perché qui ha trovato il luogo giusto per diventare quello che è oggi.

 

Cosa ti piace fare durante il tempo libero?

Mi piace passare con le mie figlie e con mia moglie quel poco tempo libero che ho.

 

Come è possibile organizzare una grande manifestazione come questa? Come ci si organizza?

La cosa importante è avere così tante persone che ci credono e che fanno tutte qualcosa in più di quello che dovrebbero.

Da quanto tempo esiste il Festival, qual è la sua storia?

Il Festival esiste da 71 anni, come puoi vedere dal logo. È nato negli anni in cui prendevano vita anche il Festival di Venezia e quello di Cannes; inizialmente si era svolto a Lugano; poi si è trasferito a Locarno, al Grand Hotel; infine è in Piazza Grande che ha trovato la sua location ideale.

Come mai una volta si chiamava Festival del film di Locarno e oggi invece solo Locarno Festival?

Il nome del Festival è cambiato più di una volta, oggi, visto che è un evento internazionale, abbiamo deciso di chiamarlo Locarno Festival.

 

Intervista a cura di Andrea, Matteo e Giovanni

Ospiti speciali: Ava e Eliseo