Il giovane ventiquattrenne, addetto alla comunicazione, ci racconta il suo percorso al festival.
Che lavoro fa per il festival?
Sono stagista all’ufficio comunicazione.
Come si è avvicinato al festival?
L’anno scorso controllavo i parcheggi appena fuori dalla Sopracenerina, poi ho conosciuto Amel Soudani, la responsabile della comunicazione, con cui ho avuto l’opportunità di parlarle dei miei studi in letteratura. Lei mi ha quindi chiesto se per quest’anno poteva interessarmi questo tipo di lavoro.
Come mai ha scelto di lavorare per il festival?
All’inizio perché qualche soldo per uno studente fa sempre comodo. Trovandomi bene, sono ritornato volentieri perché l’ambiente è molto stimolante. Quest’anno mi trovo ancora meglio dell’anno scorso: tra il controllo dei parcheggi e l’ufficio stampa c’è un certo salto di qualità.
Durante il resto dell’anno di che cosa si occupa?
Io sono studente all’Università di Friburgo, studio letteratura.